LEITMOTIV N° 6: Welcome to PastelWorld!

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“Paint” photography by Sølve Sundsbø for “Numéro” magazine
,mixed by me with marsh mellows
E’ un mondo fantastico, questo.
Un mondo di colori pastello che riempiono la nostra vita di dolcezza, di teneri ricordi infantili, di squisite morbidezze di marsh mellows.
Non è meraviglioso tutto ciò?
Ok, abbassiamo subito il livello di glucosio.

(ENGLISH VERSION BELOW)

I colori pastello, nell’accezione della moda contemporanea, hanno il sapore stucchevole della noiosa perfezione metropolitana di città come Miami e Los Angeles.
Hanno il pudico candore di una bambola viziata, di una Lolita stanca, di una Alice spaesata e insofferente.
“Alice is out” illustration by Elisa Gibaldi (the author)
“Lost in Wonderland” part of a series of illustrations by Natalie Shau
Il colore pastello, rosa, azzurro, o verde che sia, diventa iconografico, totemico.

Persa ormai la piacevole dolcezza originaria, la spensieratezza di un richiamo infantile e giulivo, resta l’evocazione del colore. Ma svuotato del suo significato e del suo vero valore.


Simulacro della dolcezza del ricordo, il pastello ci permette ancora di essere aggrappati all’immagine di un’umanità perfetta e sorridente, di un passato che in realtà non è mai esistito.

Glynis Carpenter
Stefan S. Zomer 2008
Juliette Fazekas by Emilio Tini for D Magazine
“Pastel girl” illustration by Elisa Gibaldi (the author)
Overdose da zucchero

La consapevolezza del pericolo nascosto in questa visione zuccherosa e “pastellosa” è quasi arrivata improvvisamente.

La nostra società contemporanea, che viene definita “fluida” come il miele, si è resa conto del dolce veleno instillato nelle nostre vite, della nostra identità costruita sulle fondamenta cristalline di una casina di marzapane.

Ci vestiamo ancora di colori pastello, ma oggi più che mai il nostro sguardo è disincantato, il nostro pensiero disilluso.

Nhykor In Bloom for the lab magazine june 2013
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Mesmerizing Magnolia Headpiece by Noel Stewart
ROSA CON LE SPINE
Andrea Zanatelli, promettente stilista appena ventenne che ho avuto il piacere di conoscere alla Haute Future Fashion Academy, ha creato una collezione che incarna perfettamente quest’immagine imbronciata e annoiata da teenager contemporanea.
Le sue creazioni sono state presentate recentemente in una sfilata ai Feeric Fashion Days ad Alba Iulia in Romania.
Andrea descrive così il concept della sua $6.66 ready to wear collection”:

“L’indolenza di svogliati colori rosati, apatici e quasi indifferenti, si fondono malinconicamente in outfits sconclusionati di effetti sbagliati, di stonature visive, carichi d’un senso di cattivo gusto, che si rincorrono in un continuo e ridondante cercare d’emergere, in cui il cinismo è l’unica filosofia abbracciata. 
Fatti propri i vani valori dell’apparire, il progetto indaga sullo stile underground dal sapore basic con connotazioni di quella cultura urban/street dell’ondata anni 90,  citando la nouvelle vague, diario intimo di una generazione nuova disinvolta e inquieta.”
Andrea Zanatelli
Fiaba finita?
Sono convinta di no. Come sempre nel circolo della moda, i colori si prendono sempre le loro rivincite, e prima o poi i colori pastello riprenderanno la loro innocenza. Ma forse serviranno altri tempi, che lascino spazio alla serenità e al libero sognare.
AGGIORNAMENTO
Ancora una volta la Central Saint Martins si dimostra fucina di talenti dall’estetica sperimentale applicata alla ricerca tessile innovativa. Ecco allora che gli arcobaleni volumetrici di Vingi Wong e gli esercizi di stile sulle texture create da Federica Tedeschi, entrambe giovani designer specializzate in Textile Design rientrano appieno nella tendenza dei colori pastello, ma aggiungono un contributo di disincantata poesia contemporanea alla dolcezza estrema del tono di colore.
the-fashion-propellant-vingi-wong-from-not-just-a-label
Vingi Wong
the-fashion-propellant-federica-tedeschi
Federica Tedesco
ENGLISH VERSION
 
It‘s a fantastic world, this oneA world of pastel colors that fill our life of kindness, of tender childhood memories, of exquisite softness of marsh mellowsIs not wonderful all that? 
Ok, now we have to low the level of glucose. 
The pastel colors, in the meaning of contemporary fashion, have the cloying taste of boring perfection of metropolitan cities like Miami and Los Angeles.
They have modest candor of a spoiled doll, of a tired Lolita, or a disoriented and impatient Alice in Wonderland.
The pastel color, pink, blue, or green as it is, became iconographic, totemic.
Now lost the original pleasant sweetness, the thoughtlessness of a childhood and joyful 
recall, remains the evocation of color. But it emptied of its meaning and its true value.
Simulacrum of the sweetness of memory, pastel allows us to be still clinging to the image of perfect and smiling humanity, of a past that in fact has never existed.
Sugar overdose
The awareness of the hidden danger in this saccharine and pastel vision is almost suddenly arrived.
Our contemporary society, which is called “fluid as honey, realized of the sweet poison instilled in our lives, of our identity built on crystalline foundations of a small house of marzipan.
We still dress in pastel colors, but today more than ever our eyes are disenchanted, our thinking is 
disillusioned.
ROSE WITH THORNS
Andrea Zanatelli, promising designer only twenty years old that I had the pleasure to meet at Haute Future Fashion Academy, has created a collection which perfectly embodies this image  of a sulky and bored contemporary teenager
His creations were recently presented in a fashion show at the Feeric Fashion Days in Alba Iulia in Romania. 
Andrea describes in this way the concept of his $ 6.66 ready to wear collection:

The sluggishness of rosy lazy colors, apathetic and almost indifferent, blend in outfits melancholically inconclusive with wrong effects, visualnfalse notes, laden with a sense of bad taste, chasing around a continuous and redundant try to emerge, where cynicism is the only philosophy embraced. Got their the vain values of appearance, the project investigates on the underground style with basic flavor connotations of that culture urban/street of the 90s years wave, citing the nouvelle vague, diary a  of casual and uneasy“.


The fairy tale is over?
I don’t think so. As always happens in the circle of fashion, colors take their revenge, and sooner or later pastel colors will resume their innocence. But perhaps will serve other times, that leave space to serenity and free dreaming.



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