NEXT TALENTS: 10 inspirative trends from young designers graduate collections (PART 2)

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Le visioni stilistiche dei giovani fashion designer vengono espresse al massimo della loro potenzialità nelle collezioni che vengono presentate alla fine di un percorso di studi spesso duro, faticoso, ma allo stesso tempo eccitante. 

In questo post vedremo altre due tematiche ispirative alla base delle collezioni di laurea delle più importanti Scuole di Moda di tutto il mondo.

The stylistic visions of young fashion designers are expressed to the maximum of their potential in the collections that are presented at the end of a course of study often hard, tiring, but at the same time exciting.
In this post we will see two more inspirational themes at the base of graduation collections of the most important F
ashion Schools of the world.
(WITH ENGLISH VERSION)

Come abbiamo già visto nel precedente post (che potete trovare qui), le collezioni dei neodiplomati fashion designer possono essere raccontate attraverso una visione d’insieme che possa far capire sia il loro percorso creativo, sia le fonti comuni che hanno dato vita alla loro ispirazione. 
As we saw in the previous post (which you can find here), the collections of recent graduates fashion designer can be told through a overall vision that can to explain both their creative process, both the common sources that have given life to their inspiration.
Per sintetizzare quello che spesso mi ripeteva una mia insegnante di Fashion Design ai tempi dell’Accademia, l’ispirazione è nell’aria. Nel senso che il compito dello stilista, attraverso la sua sensibilità creativa e intellettuale, è quello di cogliere le tendenze della società e della cultura, trovando il proprio modo di “raccontare” queste sensazioni per creare una propria storia.
Ecco allora altri due temi che descrivono le ispirazioni di questi giovani talenti.
To summarize what often repeated to me one of my teachers of Fashion Design at the time of the Academy, the inspiration is in the air. In the sense that the task of the designer, through his creative and intellectual sensitivity, is to seize the trends of society and culture, finding his own way “to narrare  these feelings to create his own story.
Here then two more topics that describe the inspiration of these young talents.

 3) 
Si riscopre l’antica arte dell’intreccio, si rispolvera il telaio artigianale. Il tessuto diventa il protagonista assoluto, anzi. In primo piano troviamo il suo elemento essenziale, il filo.

Is rediscovered the ancient art of weaving, it dusts off the artisanal loom. The fabric becomes the protagonist, nay. The focus is on its essential element, the thread.

Per Katherine Mavridis, della New Parsons School, gli abiti vengono costruiti intorno al vuoto del corpo attraverso l’unione di semplici cordoni connessi l’un con l’altro a creare delle forme enormi che annullano, per la loro stessa consistenza, la necessità di rivestire un corpo.
For Katherine Mavridis, of the New Parsons School, the clothes are built around the void of the body through the union of simple cords connected with each other to create huge forms that cancel, by their very consistency, the need to cover a body.



Giulia Guadagno, diplomata nel corso triennale di Fashion Design all’Istituto Marangoni di Milano, è anche vincitrice del premio della giuria del Milano Moda Graduate, primo evento dedicato alle collezioni delle scuole di moda voluto fortemente dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. La sua collezione, “Guida alla sopravvivenza al mondo reale“, intreccia oltre 4000 metri di fili e cordami per il paracadutismo e l’arrampicata d’alta quota, vere e proprie esperienze di sopravvivenza estrema.
Giulia Guadagno, graduated in the three-year course in Fashion Design the Istituto Marangoni in Milan, is also the winner of the Jury Prize at the Milan Fashion Graduate, the first event dedicated to the collections of fashion schools strongly wanted by the National Chamber of Italian Fashion. Her collection,Survival Guide to the real world“, weaves over 4000 meters of threads and cords for skydiving and high altitude climbing, real experiences of extreme survival.

Giulia Guadagno

Un’altra studentessa che si è distinta al Milano Moda Graduate è Junyi Bao, proveniente dallo IED di Milano, con la sua collezione che unisce la tecnologia dell’illuminazione led indossabile alla tradizione dell’intreccio nei dettagli e negli accessori, alla cultura contadina cinese rivisitata in chiave moderna.

Another student who has excelled at Milan Fashion Graduate is Junyi Bao, coming from the IED in Milan, with its collection that combines LED lighting wearable technology to the tradition interlacing in the details and accessories, to the Chinese farming culture revisited in modern.




Catriona Pringle, proveniente dalla De Montfort University, eredita la passione per la moda dalla madre e dalla nonna, che gestivano una scuola di moda ed un negozio di tessuti negli anni ’70. La sua collezione riprende alcuni punti a ricamo realizzati in quei periodi dalla madre, come il punto bargello, utilizzati su tessuti moderni mixati in tonalità forti e a contrasto.

Catriona Pringle, from the De Montfort University, inherited the passion for fashion from her mother and grandmother, who ran a fashion school and a fabric store in the ’70s. Her collection incorporates some points in embroidery made in those periods by the mother, as the point Bargello, used on modern fabrics mixed in strong and contrasting shades.

Zora Oberhänsli ha studiato presso la Haute Ecole d’Art et de Design di Ginevra (HEAD), e presenta una collezione di fine corso intitolata “Les ambrazurs” (nome che deriva dai colori ambra e azzurro, leitmotiv delle creazioni) in cui sperimenta diverse tecniche di crochet, assembla diversi tessuti, fili e passamanerie per creare superfici ruvide, tridimensionali, apparentemente casuali.


Zora Oberhänsli studied at the Haute Ecole d’Art et de Design in Geneva (HEAD), and presents a collection at the end of the course entitled “Les ambrazurs” (name that comes from the amber and blue colors, leitmotiv of the creations) in which to experiment different crochet techniques, assembles different fabrics, threads and trimmings to create surfaces  rough, three-dimensional, seemingly random.

 4) 

Tessuti strappati, sfilacciati, sovrapposti con aspetti apparentemente casuali. Gli abiti non seguono le normali regole del taglio e del cucito, ma sembrano assemblati raggruppando in velocità vari pezzi raccolti qua e là.

Ripped fabric, frayed, overlaid with seemingly random ways. The clothes do not follow the normal rules of cutting and sewing, but they seem assembled grouping with speed various pieces collected here and there.



Dal dipartimento di design della Aalto University in Finlandia, le creazioni di Reea Peltola sono cromatici accostamenti di strati di tessuti con consistenze e sfumature diverse, volutamente mal tagliati e mal tinti, che creano volants e rouches voluminose e sovrapposte.

From the design department of the Aalto University in Finland, the creations of Reea Peltola are color combinations of layers of fabrics with different textures and shades, deliberately badly cut and badly dyed, creating overlapping and voluminous ruffles and flounces.

Maria Suomalainen, proveniente anche lei dalla Aalto University, ha realizzato una collezione tra le più interessanti, valsa il terzo posto alla Nest Competition a Copenhagen. Una palette cromatica neutra e quieta, un perfetto bilanciamento tra pieni e vuoti, una stratificazione di tessuti a pieghe “impacchettati” tra loro, gli orli strappati o lasciati senza orlo. L’effetto è sorprendente per la sua leggerezza e l’incredibile dinamismo.

Maria Suomalainen, coming she too from Aalto University, has created a collection of the most interesting, earned third place at Nest Competition in Copenhagen. A neutral and quiet color palette, a perfect balance between full and empty, a layering of fabrics pleated packaged together, the edges torn or left without hem. The effect is striking for its light weight and incredible dynamism.

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Diplomata dapprima alla Central Saint Martins di Londra e con un master di specializzazione alla New Parsons School di New York, Liya Liu, di origine cinese, ha realizzato la collezione “L’indéfini-Trash” con l’idea di rielaborare concettualmente i sacchi della spazzatura che deturpano il paesaggio urbano della città di New York in cui la designer vive. Il messaggio è chiaro: “questo abito non è spazzatura, non gettatelo via!”. Gli abiti sono realizzati drappeggiando veri sacchi per la spazzatura attorno al corpo delle modelle, cucendo e ricamando a mano pezzi di carta, tulle ed etichette da lavanderia per dargli un tocco di autenticità.
First graduated at Central Saint Martins in London and with a master’s degree at Parsons New School in New York, Liya Liu, of Chinese origin, has created the collection The indéfini-Trash” with the idea of conceptually reprocess garbage bags that litter the urban landscape of the city of New York where the designer lives. The message is clear: this dress is not trash, do not throw it away!. The clothes are made by draping real garbage bags around the body of the models, sewing and embroidering by hand pieces of paper, tulle and laundry tags to give a touch of authenticity.







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